Un volto a cui guardare

Ieri sera mi sono fatta un giro fino all’ultimo piano dell’antico palazzo milanese
che mi sta ospitando da poco più di un mese alla ricerca di un dettaglio interessante
da fotografare.
Devo dire che la rampa delle scale del palazzo potrebbe benissimo essere una
scenografia da film a causa delle pareti tutte scrostate e di una possente ringhiera
di chissà quale periodo.

Il mio intento era fotografare qualcosa a forma di croce per fare memoria, oggi,
Venerdì Santo, del Mistero della Passione di Cristo su questo blog.

Arrivata all’ultimo piano, non essendomi imbattuta in nulla che facesse al caso mio,
ho fatto qualche scatto verso il fondo della vertiginosa rampa alta una trentina di
metri, giusto perchè quando si arriva in cima a una vetta è doveroso portarsi a casa
almeno una foto ricordo.

Mi sono girata per riprendere le scale quando ho notato un particolare sull’anta
di sinistra della porta sul pianerottolo. Non ho idea del perchè fosse stata gettata
della vernice su quella porta.

Gli ho scattato una foto.

Chi vuole, veda.

[aggiornamento] Una delle mie care coinquiline mi ha spiegato l’origine di questi
segni: la povera vicina del sesto piano è perseguitata da un pazzo che ama farle
dispetti come ad esempio imbrattargli la porta di vernice.
..personalmente non credo avesse voluto cimentarsi nella pittura figurativa…

5 thoughts on “Un volto a cui guardare

  1. non so perchè, forse per i segni circolari che richiamano le mani che si sono aggrappate alla pietra dove è stato flagellato o alla salita verso il calvario … tutto questo mi ricorda la Passione.

    A me ;-)

  2. No guarda meglio! Sull’anta di sinistra. Io vedo chiaramente un volto, occhio sinistro chiuso e sopracciglio, ciuffo sull’occhio destro e barba lunga.
    Se lo guardi da lontano nella seconda foto è ancora più chiaro.

  3. bellissimo questo scatto Leo…io probabilmente non l’avrei neppure notata, ma osservandola qui è un’immagine tanto impercettibile quanto estremamente netta. in questo giorno mi fa pensare a un Dio che ha sofferto prima ancora di salire sulla croce, decidendo di volere essere fatto della nostra stessa carne, per vivere l’esperienza umana quotidiana….e spero che ognuno dentro di se riesca a sentirsi avvolto da questo gesto di Amore incredibile.

    ciao e grazie mille :) Sara

  4. [aggiornamento] Una delle mie care coinquiline mi ha rivelato l’origine di questi segni: la povera vicina del sesto piano è perseguitata da un pazzo che ama farle dispetti come ad esempio imbrattargli la porta di vernice.
    ..personalmente non credo avesse voluto cimentarsi nella pittura figurativa…

  5. […] storia di questo ritratto risale all’anno scorso, ma dal momento che è finito appeso al muro di camera mia sarà per me sempre […]